Possibili ragioni del fallimento della Decompressione Craniocervicale

 

Tradotto dalla Sig.ra:Gramignano Sara per AIMA-CHILD

Al Conquer Chiari Research Symposium del 2007, il Dottor Ghassan Bejjani, dell’università di Pittsburgh e un Consigliere Scientifico al Conquer Chiari, ha presentato una concisa ma completa panoramica delle differenti ragioni per cui la chirurgia di decompressione può fallire negli adulti.

Le sue analisi sono basate sulla sua stessa esperienza e sulla letteratura medica pubblicata. Mentre non esistono relazioni a larga scala sui fallimenti della chirurgia negli adulti, il Dottor Bejjani è stato in grado di mettere insieme differenti cause da referenze in serie di casi più piccoli.
Mentre la sua presentazione era focalizzata per lo più sugli adulti, è chiaro che la maggior parte, se non tutte, delle ragioni da lui citate si applicano equamente ai bambini. Quello che segue è un riassunto delle sua analisi.

DECOMPRESSIONE INADEGUATA:

No operazione plastica alla dura madre – nello sforzo di ridurre il trauma durante l’operazione, c’è un trend crescente a lasciare la dura intatta, soprattutto nei bambini. Se un paziente non riceve una plastica alla dura durante l’operazione chirurgica iniziale e i sintomi non migliorano, molto chirurgi riopereranno e apriranno la dura.

Osso Rimosso Non Abbastanza – Se non viene rimosso abbastanza osso durante le decompressione allora il tessuto cerebrale può essere ancora decompresso e il flusso di CSF bloccato. Essenzialmente, la decompressione non è stata grande abbastanza e una ri-operazione potrebbe essere necessaria.Ostruzione Ricorrente del CSF

Cicatrizzazione – A volte cicatrici e adesioni anche se rimosse durante l’operazione chirurgica iniziale può risviluppare e ostruire il flusso CSF portando a problemi.

Rilegatura del Midollo Spinale – Un estensione del problema di cicatrizzazione citato sopra, se il midollo spinale diventa anormalmente ancorato e legato, i sintomi probabilmente causeranno

Ricrescita dell’Osso al Foramen Magnum – Ci sono stati effettivamente diversi casi, documentati con il MR1, di bambini nei quali l’osso che è stato rimosso intorno alle tonsille cerebellari effettivamente ricresce e ricomprime l’area, necessitando di un’operazione supplementare.

COMPLICANZE CHIRURGICHE:

Meningocele spurio – Una delle complicazioni più diffuse associate alla chirurgia di decompressione, il meningocele spurio può variare da una forma asintomatica al richiedere un intervento chirurgico.  

Cerebellar Sag (Ptosis) – Una delle complicazioni più gravi, il cerebellar sag è dove il cervelletto cade dopo l’intervento perché il supporto osseo è stato rimosso. Nonostante può essere difficile da trattare, Lazareff ha recentemente pubblicato una tecnica chirurgica che implica la ricostruzione del supporto per il cervello nel mentre si mantiene un’adeguata decompressione.

Idrodinamiche neurali alterate – le Idrodinamiche Neurali si riferiscono a come il CSF scorre nel cervello e nel midollo. Alcuni pazienti possono sviluppare l’idrocefalo o una pressione intracranica cronicamente elevata (IIH) dopo la chirurgia di decompressione (o non è stata diagnosticata prima dell’intervento, vedi in seguito). Naturalmente, queste condizioni causano sintomi, spesso simili al Chiari e sono solitamente trattate chirurgicamente impiantando uno shunt per deviare il CSF.

Instabilità cranio-cervicale – i pazienti affetti dalla malformazione di Chiari tendono ad avere un’anatomia inusuale alla giunzione tra testa e collo. Questo, combinato con la rimozione dell’osso durante la chirurgia di decompressione, può portare all’instabilità in alcune persone e causare problemi. Se il collo non è stabilizzato durante la prima fase dell’intervento, potrebbe essere necessaria un’ulteriore operazione per stabilizzare il collo.

Adesioni muscolari alla Dura – Dato che parte del cranio viene rimossa durante l’operazione, se non viene messo nulla al suo posto, alcuni muscoli del collo non hanno nulla di solido a cui attaccarsi e potrebbero aderire direttamente alla dura. Se questo accade, quando poi i muscoli del collo vengono utilizzati, possono premere sulla dura (quindi abbassare la norma) e causare problemi, come mal di testa. Questo è il motivo per cui gli operatori chirurgici stanno lavorando con i neurochirurghi per sviluppare i piatti Chiari che vengono messi al posto dei pezzi di cranio rimossi. Un piatto fornisce ai muscoli qualcosa a cui attaccarsi e può ridurre enormemente questo problema.

CONDIZIONI SIMULTANEE;

Ipertensione intracranica idiopatica – il collegamento tra l’elevata pressione intracranica cronica (anche conosciuta come pseudo tumore cerebrale) e la malformazione di Chiari non è completamente chiaro. Mentre alcuni pazienti sembrano sviluppare PTC dopo l’intervento, è anche possibile che alcuni pazienti abbiano il PTC prima dell’intervento, che significa che la chirurgia di decompressione fornirà solo un sollievo temporaneo a questi sintomi.

Invaginazione basilare – Una percentuale significativa di pazienti Chiari presentato anche alcuni gradi di invaginazione basilare o impressione (dove la seconda vertebra è spostata verso l’alto e spinge sul tronco cerebrale).

In generale, questo non viene direttamente trattato con una decompressione della fossa posteriore, quindi un paziente i cui sintomi sono dovuti principalmente ad un’invaginazione basilare non potrebbero trarre sollievo da una decompressione Chiari standard.

Altro – La malformazione di Chiari è stata collegata a numerose condizioni genetiche che ovviamente possono portare le loro complicazioni e problemi ad un’operazione chirurgica per il Chiari.

Sintomi non dovuti alla malformazione di Chiari

Ectopia tonsillare asintomatica – a causa delle sue molteplici manifestazioni, la malformazione di Chiari è spesso diagnostica al posto di altre malattie e problemi. Tuttavia, c’è anche un altro aspetto di questo fenomeno. Più precisamente, dato che non esiste una definizione oggettiva della sindrome di Chiari e non tutti che hanno le tonsille cerebellari con ernia hanno la malformazione di Chiari sintomatica, i sintomi di una persona non sempre sono dovuti a un ernia tonsillare. Quando si è in questi casi, ovviamente una chirurgia di decompressione non farà nulla per aiutare i pazienti.

La presentazione del Dott. Bejjani ha ricevuto il maggior numero di visite nell’archivio del web, una possibile indicazione dell’alto tasso di fallimenti della chirurgia per la malformazione di Chiari nella Chirurgia di Decompressione

http://www.conquerchiari.org/subs%20only/Volume%205/Issue%205(4)
/sympiosium%20Failed%20Surgery%205(4).asp